sabato 23 febbraio 2013

A MILANO MODIGLIANI E LA STAGIONE DI MONTPARNASSE






A Milano Modigliani e la stagione di MontparnassePer la prima volta arrivano in Italia le opere appartenenti alla ricca collezione di Jonas Netter, acuto riconoscitore di talenti, tra cui ll grande livornese, Soutine e Utrillo. La mostra curata da Marc Restellini, presenta 122 capolavori realizzati da Amedeo Modigliani e dagli artisti che vissero e dipinsero a Parigi, nel quartiere di Montparnasse, agli inizi del '900.
A Milano Modigliani e la stagione di Montparnasse
Dopo Picasso a Milano arriva Modigliani e anche questa mostra si candida a riscuotere un grande successo. Ospitata nelle stesse sale di Palazzo Reale, l'esposizione è ricca e appagante e fin da subito colpisce per la qualità delle opere, che nell'apparentemente semplice e scarno allestimento, trionfano per armonia e bellezza. "Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti", è complementare alla mostra che si è da poco conclusa su Picasso, nel senso che una parte della vita del grande artista spagnolo si è svolta a Parigi e negli stessi luoghi frequentati dagli artisti che sono ora presenti, e di cui era grande amico. La mostra ha poi una particolarità: ricostruisce la collezione Netter.




Jonas Netter, ebreo alsaziano, che visse a Parigi nei primi anni del novecento, grande appassionato d'arte, non potendosi permettere l'acquisto di opere Impressioniste, si orientò a collezionare lavori di artisti come Modigliani, Utrillo, Soutine, Valadon, Kisling e altri, che all'epoca erano pressoché sconosciuti e le loro tele erano considerate di poco valore. Fu figura fondamentale per questi artisti, perché senza di lui molti non avrebbero avuto di che vivere e di che dipingere. Netter fu guidato da un grande intuito, gusto e un'azzeccata visione del futuro, che anticipò quella di molti addetti ai lavori del tempo. La straordinaria

collezione rimase poi in parte agli eredi e in parte fu dispersa. Lo stesso Netter, ancora in vita, vendette alcune opere e altrettanto fecero i suoi eredi; molte di queste sono ora in musei o fanno parte di altre collezioni. La mostra, che è già stata in esposizione alla Pinacothèque di Parigi lo scorso hanno, ha quindi il pregio di un'operazione culturale significativa: ricostruire la collezione Netter originaria.



L'esposizione apre con due splendidi ritratti di Amedeo Modigliani, un volto maschile (il poeta Zborowski del 1916) e uno femminile (la sua compagna Jeanne Hébuterne- del 1918) affiancati dal capolavoro di André Derain "Le grandi bagnanti" del 1908, dipinto che contiene la forza delle "Grandi bagnati" di Cezanne e quella di "Les Demoiselle d'Avignon" di Picasso. Si prosegue poi in una passeggiata per Montparnasse, caratterizzata da molti visi femminile, colori accesi, paesaggi innevati, altri scorci e personaggi, tutti capaci di attrarre e stimolare ad una attenta osservazione. Non è da trascurare nel titolo della mostra l'aggettivo "maledetti", che affiora solo a tratti nei dipinti ancora legati a soggetti abbastanza tradizionali, nonstante la sperimentazione del linguaggio pittorico, ma che emerge invece nelle singole biografie dei più ed anche in un atteggiamento di gruppo contagiante.



Amedeo Clemente Modigliani, detto Modì, incarna perfettamente la leggenda dell'artista "genio e sregolatezza". Nasce a Livorno il 12 luglio 1884 di semplici origini, poverissimo, malato, dedito all'alcol e alle droghe, ebbe un'esistenza molto travagliata fino alla tragica morte avvenuta all'età di soli trentasette anni. Jeanne Hébuterne, sua compagna, si gettò da una finestra all'indomani della morte di Amedeo, uccidendo con sé la creatura che portava in grembo.



Trasferitosi a Parigi all'età di 22 anni, inizia a prendere parte alla stimolante vitalità del quartiere di Montparnasse: i compagni di avventura furono Soutine, Kisling e Utrillo, tutti amici pittori la cui opera è esposta in mostra e che Modigliani raffigura nei suoi ritratti, insieme a Pablo Picasso, Jean Cocteau, Diego Rivera e Max Jacob. Non sfuggirono a Netter l'energia e la creatività del quartiere parigino all'inizio del secolo scorso, che con la già descritta lungimiranza e colta attenzione si appassionò in particolare alle opere di Modigliani, ne acquistò parecchie. E' proprio grazie all'impegno di Netter che l'arte di Modigliani raggiunse la notorietà fino a farne uno degli artisti più noti del panorama artistico novecentesco e tra i più quotati, la sua tela "La belle romaine", due anni fa in asta da Sotheby's, raggiunse la cifra record di 61,5 milioni di dollari.



Notizie utili

"Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti" a Milano, Palazzo Reale

21 Febbraio 2013 - 8 Settembre 2013

Orari: Lunedì: 14-30 - 19.30. Dal martedì alla domenica: 9.30-19.30. Giovedì e sabato: 9.30-22.30

(23 febbraio 2013)                                         REPUBBLICA.IT

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