Artista.Nato a Matera nel 1973.Paesaggista,studioso della millenaria cultura contadina;diplomato al Liceo Artistico di Matera.Ha ottenuto mostre a Matera e Bergamo.Il modo di dipingere dell'artista denota infatti la vivacita' di colore tipica della cultura meridionale,cultura della quale Fittipaldi e' fiero,nella profonda convizione personale che l'evoluzione di un artista lo riporta sempre e comunque alle sue origini.
lunedì 31 ottobre 2011
FITTIPALDI DOMENICO: L'AUTUNNO D'ARTE:COSA OFFRE IL VECCHIO CONTINENTE
FITTIPALDI DOMENICO: L'AUTUNNO D'ARTE:COSA OFFRE IL VECCHIO CONTINENTE: Dopo la ricognizione sulle grandi mostre dell’autunno in Italia, che vi abbiamo proposto negli scorsi giorni, allarghiamo lo sguardo all’Eur...
FITTIPALDI DOMENICO: Artista Materano Andrea Francolino tra i protagoni...
FITTIPALDI DOMENICO: Artista Materano Andrea Francolino tra i protagoni...: Dal 3 novembre 2011 l’artista materano Andrea Francolino è uno dei protagonisti di 999 Contemporary presso la galleria in via Alessandro Vol...
Artista Materano Andrea Francolino tra i protagonisti di 999 Contemporary a Roma
Dal 3 novembre 2011 l’artista materano Andrea Francolino è uno dei protagonisti di 999 Contemporary presso la galleria in via Alessandro Volta n. 48 a Roma, nel quartiere Testaccio.A tre galleristi romani rapiti da entità sconosciute viene affidata la missione di dare vita ad nuovo spazio espositivo sincronizzato con il pensiero e le arti ipercontemporanee. Ed essi lo fanno. Nel cuore dello storico quartiere Testaccio a Roma, a due passi da Macro Future realizzano un progetto talmente ipercontemporaneo da poter essere considerato un vero e proprio orizzonte degli eventi. Nasce così 999CONTEMPORARY, la galleria che muoverà il primo passo del suo cammino con una programmazione progettata per esplorare l’arte del mondo totalizzato dalla prima globalizzazione. Artisti cercati, selezionati scelti e catturati per l’evidenza della loro unicità, per la loro importanza nell’ambito del dibattito culturale, per la pluralità dei mezzi e dei procedimenti usati, per la diversità dei loro contesti di origine, per la qualità dei loro nomadismi creativi.
Poi c’é un’altra programmazione, i tre galleristi ingaggiano un gruppo residente di curatori indipendenti al di sotto dei trent’anni, giovanissimi, competenti e ancora non geneticamente modificati e gli affida la guida del progetto Massa Critica. Una serie di mostre in cui il gruppo curatoriale può muoversi in forma libera e indipendente proponendo artisti e lavori che solo il loro sguardo può vedere e percepire sottoponendoli alla critica diretta e manifesta del pubblico.Il gruppo ha un’età media di 25 anni e si è formato sotto la spinta dei galleristi e non spontaneamente, quindi il loro lavoro sarà sintesi e compromesso espressivo delle loro singolarità e non di un pensiero comune e condiviso come generalmente fa un gruppo. Per questo non hanno un manifesto o una dichiarazione d’intenti ma hanno un nome, loro sono i Too Many Curators e la loro missione è spostare più avanti la prospettiva sul lavoro infinito della libertà creativa.Gli artisti che espongono per 999 Contemporary sono:
SEASON PREVIEW GROUP
SHOWSTREET ART INTERNATIONAL PRINT
SHOWSTREET ART ITALIAN PRINT SHOW
STEFANO BOLCATO – ROMA
ANDREA FRANCOLINO – MILANO
CRISTIANO PETRUCCI – ROMA
DANILO BUCCHI – ROMA
SILVIA MORANI – ROMA
MERKELY MERKLEY- SAN FRANCISCO
MASSACRITICA -2 MANY CURATORS INDEPENDENT SHOWS
Tratto da: www.sassilive.it
Poi c’é un’altra programmazione, i tre galleristi ingaggiano un gruppo residente di curatori indipendenti al di sotto dei trent’anni, giovanissimi, competenti e ancora non geneticamente modificati e gli affida la guida del progetto Massa Critica. Una serie di mostre in cui il gruppo curatoriale può muoversi in forma libera e indipendente proponendo artisti e lavori che solo il loro sguardo può vedere e percepire sottoponendoli alla critica diretta e manifesta del pubblico.Il gruppo ha un’età media di 25 anni e si è formato sotto la spinta dei galleristi e non spontaneamente, quindi il loro lavoro sarà sintesi e compromesso espressivo delle loro singolarità e non di un pensiero comune e condiviso come generalmente fa un gruppo. Per questo non hanno un manifesto o una dichiarazione d’intenti ma hanno un nome, loro sono i Too Many Curators e la loro missione è spostare più avanti la prospettiva sul lavoro infinito della libertà creativa.Gli artisti che espongono per 999 Contemporary sono:
SEASON PREVIEW GROUP
SHOWSTREET ART INTERNATIONAL PRINT
SHOWSTREET ART ITALIAN PRINT SHOW
STEFANO BOLCATO – ROMA
ANDREA FRANCOLINO – MILANO
CRISTIANO PETRUCCI – ROMA
DANILO BUCCHI – ROMA
SILVIA MORANI – ROMA
MERKELY MERKLEY- SAN FRANCISCO
MASSACRITICA -2 MANY CURATORS INDEPENDENT SHOWS
Tratto da: www.sassilive.it
L'AUTUNNO D'ARTE:COSA OFFRE IL VECCHIO CONTINENTE
Dopo la ricognizione sulle grandi mostre dell’autunno in Italia, che vi abbiamo proposto negli scorsi giorni, allarghiamo lo sguardo all’Europa. Nelle capitali del Vecchio Continente l’offerta espositiva non delude. Se avete in programma un weekend fuori dai confini italici, le alternative sono molte e per tutti i gusti. Da Leonardo da Vinci a Gerard Richter, passando per Matisse e Munch.
È la mostra più recensita e chiacchierata del momento. Fin dal momento del suo annuncio, lo scorso inverno, non ha smesso un attimo di incuriosire pubblico e critica. Stiamo parlando naturalmente di Postmodernism. Style and Subversion 1970-1990, ambiziosa collettiva inaugurata lo scorso 24 settembre al Victoria & Albert Museum di Londra. Se siete in partenza per la capitale britannica, quindi, magari alla volta di Frieze Art Fair, non potete non fare una sosta dalle parti di South Kensington, dove in un percorso ampio e articolato fra arte, grafica, design e musica, si cerca di fare il punto su una delle etichette filosofiche e storico-artistiche più dibattute degli ultimi cinquant’anni.Altra tappa imperdibile in quel di Londra è rappresentata dalla mostra che la Tate Modern dedica a un grandissimo della pittura, il tedesco Gerard Richter (tra l’altro vincitore anche del sondaggio proposto da Artribune sul più grande pittore dei nostri tempi). Panorama è una vasta retrospettiva che copre quasi cinque decenni di attività dell’artista e include anche una serie di incontri, oltre che la proiezione del film Gerhard Richter Painting, documentario diretto da Corinna Belz e girato nello studio del pittore nel corso del 2009.Restando in ambito contemporaneo, è curiosa la mostra del British Museum su Grayson Perry, artista britannico vincitore del Turner Prize nel 2003 e noto anche per la sua eccentrica tendenza al travestimento (ha un alter ego femminile chiamato Claire e vestito come Holly Hobby). In un percorso insolito e affascinante, Perry ha disseminato le sue opere recenti – statue, vasi e tappezzerie – all’interno del museo, inserendole accanto ai manufatti degli “ignoti artigiani” di ogni tempo. Un omaggio alla sapienza millenaria del “fare”, che risuona come un eco ininterrotto attraverso le epoche.
Se all’arte contemporanea preferite quella antica e moderna, ci sono in città almeno due proposte di alto livello. A cominciare da Leonardo da Vinci. Painter at the Court of Milan, da novembre a febbraio nelle sale della National Gallery, presentata come la “la più completa mostra dei dipinti superstiti di Leonardo mai organizzata”. Tra le opere esposte, capolavori come La Belle Ferronière (Ritratto di Dama, proveniente dal Louvre), la Madonna Litta (dall’Ermitage di San Pietroburgo), la Dama con l’Ermellino, in arrivo da Cracovia, e il San Gerolamo dei Musei Vaticani.
Avendo un po’ di tempo a disposizione, varrebbe anche la pena di fare un salto a Liverpool (200 km da Londra), dove il 4 novembre apre Alice in Wonderland, esposizione dedicata all’immortale racconto di Lewis Carroll e all’influenza che ha avuto su decine di artisti di tutto il mondo e di tutte le discipline. Non mancano nomi importanti come Salvador Dalì e René Magritte. E non è un caso, visto che il Surrealismo nel 2011 è stato gettonatissimo e la tendenza non sembra affievolirsi.A Vienna, per esempio, l’Albertina propone, a partire dall’inizio di novembre, una grande mostra (oltre cento i lavori esposti) dedicata a René Magritte. The Pleasure Principle è un progetto ambizioso, realizzato in collaborazione con l’appena citata Tate Liverpool, dove la mostra ha appena chiuso i battenti. A Basilea, invece, passando in terra svizzera, la Fondazione Beyeler punta i riflettori sul Surrealismo a Parigi, allineando i nomi di Dalì, Magritte e Mirò in una mostra che include anche molti capolavori provenienti da collezioni private e raramente esposti. Un altro trio di nomi blockbuster e un’altra collezione privata sono protagonisti al Kunsthaus di Zurigo, dove è in corso Mirò, Monet, Matisse. The Nahmad Collection.
Ci spostiamo in quel di Parigi, dove nel panorama delle grandi mostre spicca con decisione quella del Centre Pompidou. Edvard Munch, l’oeil moderne è una grande monografica dedicata al pittore norvegese con oltre ottanta dipinti, trenta lavori su carta, cinquanta fotografie e un film. Un altro gigante del Novecento per il Musée de Luxembourg, che propone Cézanne et Paris in una mostra che “gioca in casa”, con prestiti dal Petit Palais e dal Musée d’Orsay. Quest’ultimo, fra l’altro, propone un evento particolare, puntando i riflettori sull’Inghilterra della metà del XIX secolo, su quell’aesthetic movement che si prefiggeva lo scopo di sfuggire alla bruttura e al materialismo dell’epoca, tramite una nuova idealizzazione dell’arte e della bellezza (Beauté, morale et volupté dans l’Angleterre d’Oscar Wilde, fino al 15 gennaio). Chiudiamo il giro parigino con La Cité interdite au Louvre. Empereurs de Chine et rois de France, una selezione di 130 oggetti, pitture, porcellane, abiti e sigilli, provenienti dal palazzo imperiale di Pechino.Ci spostiamo nella vicina Spagna, facendo tappa al Prado di Madrid, dove dall’8 novembre sarà possibile visitare El Hermitage en el Prado. Come annuncia il titolo, la mostra comprende un’ampia serie di capolavori di diverse epoche provenienti direttamente dall’Hermitage di San Pietroburgo ed è curata dal direttore del museo russo, Mikhail Piotrovsky. Tra i prestiti ci sono opere del calibro del San Sebastiano di Tiziano, uno studio in terracotta dell’Estasi di Santa Teresa del Bernini e Composition VI di Kandinsky.Dal 12 al 23 ottobre la meta giusta per un weekend fuori confine potrebbe essere Berlino, dove è in programma il Festival of Lights, manifestazione annuale che impreziosisce con impianti luminosi ad alto impatto scenografico oltre 50 musei e monumenti della città. Il 28 ottobre inaugura poi allo Staatliche Museum (dove è in corso anche un’interessante retrospettiva di Joseph Beuys) From Rembrandt’s Time, una grande mostra dedicata all’arte olandese del secolo d’Oro composta da disegni e incisioni.
Olandesi anche le proposte di Amsterdam, che punta sulle sue glorie native con due mostre di grande livello. La sede locale dell’Hermitage propone il trio Rubens, Van Dyck & Jordaens, con una spettacolare selezione di opere di area fiamminga provenienti direttamente da San Pietroburgo. Più originale la mostra in corso fino a dicembre nello spazio che il Rijksmuseum ha aperto in collaborazione con l’aeroporto di Schiphol, intrigante sin dal titolo. Dutch Girls: Top Models of the Golden Age comprende nove dipinti che ritraggono le più famose modelle dell’epoca, puntando l’attenzione sulle acconciature, gli abiti e i gioielli, rappresentati con la tradizionale minuzia fiamminga.Il nostro viaggio prosegue con una sosta in quel di Copenhagen, dove l’Arken Museum propone l’accoppiata Warhol & Basquiat, un percorso focalizzato su quel breve periodo durante il quale i due artisti lavorarono insieme, a volte addirittura sulla stessa tela. E naturalmente, una volta arrivati nella capitale danese, non si può non fare una visita allo straordinario Louisiana Museum of Modern Art, scrigno d’arte affacciato sul mare a soli 35 km di distanza dalla città. Qui, fino all’8 gennaio, è visitabile una mostra che mette a confronto la ricerca di Paul Klee con quella del gruppo Cobra (Klee & Cobra), soprattutto nei loro legami con l’arte dei bambini e la creatività come istinto primario e ancestrale.Con un bel salto verso est, chiudiamo il nostro giro a Mosca, dove le migliori proposte dell’autunno sono entrambe al Garage Center for Contemporay Culture, dove fino al 4 dicembre si potrà approfondire la ricerca di due grandissimi dell’arte contemporanea: William Kentridge e Marina Abramovic.
È la mostra più recensita e chiacchierata del momento. Fin dal momento del suo annuncio, lo scorso inverno, non ha smesso un attimo di incuriosire pubblico e critica. Stiamo parlando naturalmente di Postmodernism. Style and Subversion 1970-1990, ambiziosa collettiva inaugurata lo scorso 24 settembre al Victoria & Albert Museum di Londra. Se siete in partenza per la capitale britannica, quindi, magari alla volta di Frieze Art Fair, non potete non fare una sosta dalle parti di South Kensington, dove in un percorso ampio e articolato fra arte, grafica, design e musica, si cerca di fare il punto su una delle etichette filosofiche e storico-artistiche più dibattute degli ultimi cinquant’anni.Altra tappa imperdibile in quel di Londra è rappresentata dalla mostra che la Tate Modern dedica a un grandissimo della pittura, il tedesco Gerard Richter (tra l’altro vincitore anche del sondaggio proposto da Artribune sul più grande pittore dei nostri tempi). Panorama è una vasta retrospettiva che copre quasi cinque decenni di attività dell’artista e include anche una serie di incontri, oltre che la proiezione del film Gerhard Richter Painting, documentario diretto da Corinna Belz e girato nello studio del pittore nel corso del 2009.Restando in ambito contemporaneo, è curiosa la mostra del British Museum su Grayson Perry, artista britannico vincitore del Turner Prize nel 2003 e noto anche per la sua eccentrica tendenza al travestimento (ha un alter ego femminile chiamato Claire e vestito come Holly Hobby). In un percorso insolito e affascinante, Perry ha disseminato le sue opere recenti – statue, vasi e tappezzerie – all’interno del museo, inserendole accanto ai manufatti degli “ignoti artigiani” di ogni tempo. Un omaggio alla sapienza millenaria del “fare”, che risuona come un eco ininterrotto attraverso le epoche.
Se all’arte contemporanea preferite quella antica e moderna, ci sono in città almeno due proposte di alto livello. A cominciare da Leonardo da Vinci. Painter at the Court of Milan, da novembre a febbraio nelle sale della National Gallery, presentata come la “la più completa mostra dei dipinti superstiti di Leonardo mai organizzata”. Tra le opere esposte, capolavori come La Belle Ferronière (Ritratto di Dama, proveniente dal Louvre), la Madonna Litta (dall’Ermitage di San Pietroburgo), la Dama con l’Ermellino, in arrivo da Cracovia, e il San Gerolamo dei Musei Vaticani.
Avendo un po’ di tempo a disposizione, varrebbe anche la pena di fare un salto a Liverpool (200 km da Londra), dove il 4 novembre apre Alice in Wonderland, esposizione dedicata all’immortale racconto di Lewis Carroll e all’influenza che ha avuto su decine di artisti di tutto il mondo e di tutte le discipline. Non mancano nomi importanti come Salvador Dalì e René Magritte. E non è un caso, visto che il Surrealismo nel 2011 è stato gettonatissimo e la tendenza non sembra affievolirsi.A Vienna, per esempio, l’Albertina propone, a partire dall’inizio di novembre, una grande mostra (oltre cento i lavori esposti) dedicata a René Magritte. The Pleasure Principle è un progetto ambizioso, realizzato in collaborazione con l’appena citata Tate Liverpool, dove la mostra ha appena chiuso i battenti. A Basilea, invece, passando in terra svizzera, la Fondazione Beyeler punta i riflettori sul Surrealismo a Parigi, allineando i nomi di Dalì, Magritte e Mirò in una mostra che include anche molti capolavori provenienti da collezioni private e raramente esposti. Un altro trio di nomi blockbuster e un’altra collezione privata sono protagonisti al Kunsthaus di Zurigo, dove è in corso Mirò, Monet, Matisse. The Nahmad Collection.
Ci spostiamo in quel di Parigi, dove nel panorama delle grandi mostre spicca con decisione quella del Centre Pompidou. Edvard Munch, l’oeil moderne è una grande monografica dedicata al pittore norvegese con oltre ottanta dipinti, trenta lavori su carta, cinquanta fotografie e un film. Un altro gigante del Novecento per il Musée de Luxembourg, che propone Cézanne et Paris in una mostra che “gioca in casa”, con prestiti dal Petit Palais e dal Musée d’Orsay. Quest’ultimo, fra l’altro, propone un evento particolare, puntando i riflettori sull’Inghilterra della metà del XIX secolo, su quell’aesthetic movement che si prefiggeva lo scopo di sfuggire alla bruttura e al materialismo dell’epoca, tramite una nuova idealizzazione dell’arte e della bellezza (Beauté, morale et volupté dans l’Angleterre d’Oscar Wilde, fino al 15 gennaio). Chiudiamo il giro parigino con La Cité interdite au Louvre. Empereurs de Chine et rois de France, una selezione di 130 oggetti, pitture, porcellane, abiti e sigilli, provenienti dal palazzo imperiale di Pechino.Ci spostiamo nella vicina Spagna, facendo tappa al Prado di Madrid, dove dall’8 novembre sarà possibile visitare El Hermitage en el Prado. Come annuncia il titolo, la mostra comprende un’ampia serie di capolavori di diverse epoche provenienti direttamente dall’Hermitage di San Pietroburgo ed è curata dal direttore del museo russo, Mikhail Piotrovsky. Tra i prestiti ci sono opere del calibro del San Sebastiano di Tiziano, uno studio in terracotta dell’Estasi di Santa Teresa del Bernini e Composition VI di Kandinsky.Dal 12 al 23 ottobre la meta giusta per un weekend fuori confine potrebbe essere Berlino, dove è in programma il Festival of Lights, manifestazione annuale che impreziosisce con impianti luminosi ad alto impatto scenografico oltre 50 musei e monumenti della città. Il 28 ottobre inaugura poi allo Staatliche Museum (dove è in corso anche un’interessante retrospettiva di Joseph Beuys) From Rembrandt’s Time, una grande mostra dedicata all’arte olandese del secolo d’Oro composta da disegni e incisioni.
Olandesi anche le proposte di Amsterdam, che punta sulle sue glorie native con due mostre di grande livello. La sede locale dell’Hermitage propone il trio Rubens, Van Dyck & Jordaens, con una spettacolare selezione di opere di area fiamminga provenienti direttamente da San Pietroburgo. Più originale la mostra in corso fino a dicembre nello spazio che il Rijksmuseum ha aperto in collaborazione con l’aeroporto di Schiphol, intrigante sin dal titolo. Dutch Girls: Top Models of the Golden Age comprende nove dipinti che ritraggono le più famose modelle dell’epoca, puntando l’attenzione sulle acconciature, gli abiti e i gioielli, rappresentati con la tradizionale minuzia fiamminga.Il nostro viaggio prosegue con una sosta in quel di Copenhagen, dove l’Arken Museum propone l’accoppiata Warhol & Basquiat, un percorso focalizzato su quel breve periodo durante il quale i due artisti lavorarono insieme, a volte addirittura sulla stessa tela. E naturalmente, una volta arrivati nella capitale danese, non si può non fare una visita allo straordinario Louisiana Museum of Modern Art, scrigno d’arte affacciato sul mare a soli 35 km di distanza dalla città. Qui, fino all’8 gennaio, è visitabile una mostra che mette a confronto la ricerca di Paul Klee con quella del gruppo Cobra (Klee & Cobra), soprattutto nei loro legami con l’arte dei bambini e la creatività come istinto primario e ancestrale.Con un bel salto verso est, chiudiamo il nostro giro a Mosca, dove le migliori proposte dell’autunno sono entrambe al Garage Center for Contemporay Culture, dove fino al 4 dicembre si potrà approfondire la ricerca di due grandissimi dell’arte contemporanea: William Kentridge e Marina Abramovic.
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